Un giorno non esisteranno più i “nativi digitali” perché non ci sarà più nessuno da distinguere rispetto ai nati dopo l’ingresso nella quotidianità di computer, internet, telefoni cellulari e Mp3. Nessuno nato prima del 1985, all’incirca. Facebook esisterà ancora e si sarà evoluto a dovere. Tra le altre cose, ci saranno le notifiche automatiche dei pensieri: ogni volta che qualcuno ti penserà si accenderà il numero rosso nella miniatura blu del mondo, grazie al microchip implementato nella corteccia celebrale connessa col nostro account h 24 alla Rete. Allora, nessuno conoscerà più la clemenza del dubbio in lontananza o la sorpresa di una conferma successiva: sai che ti ho pensato? Non si sentirà più nemmeno la mancanza di quel miele, non avendolo conosciuto prima. Con l’avanzare del progresso, a lungo andare ci saranno altre tipologie di “nativi” e, come loro, i loro figli avranno meno mancanze da sentire. Finché non ci mancherà più niente. E saremo tutti felici.