Poco fa suonavo per i fatti miei, così, in pace. A un tratto ho sentito una voce che mi ha detto ricorda, non è perché suoni, non è perché suoni bene e sei intonato che la gente potrà perdonarti sempre tutto. Non è perché suoni e quando canti sembri un angelo che i tuoi devono sopportare a forza le tue bizze. Ho pensato no, certo, forse la musica aiuta; ma è il loro amore – non il mio canto – che spero mi accolga sempre. Il loro amore.