Geografia

Se non ho perso il computo delle arti e l’ultima certificata è quella del grande schermo, prevedo con certezza che l’ottava arte sarà la Geografia. Averlo capito mi diverte, perché alla fine del ginnasio – forte del fatto che non avrei dovuto più studiarla – dichiarai con gusto all’insegnante che la ritenevo la materia più inutile e noiosa di tutta la scuola. Oggi invece ripenso alla saggistica fantastica (di cui si annovera qualche zoologia qua) e, favolando sulla bellezza delle antiche rappresentazioni topografiche, capisco che è possibile disegnare una carta geografica per ogni aspetto della vita: luoghi in cui ho fatto una cosa per la prima volta; luoghi d’ispirazione o persino citati nelle poesie che ho scritto; luoghi in cui ho saputo di essere felice; luoghi che reputo di aver già visitato per l’ultima volta, benché per la statistica dovrei vivere ancora una metà abbondante di cammino, e così via. La Geografia sarà un’arte visiva, derivata dal naturale primato che già vanta l’immagine, ma insieme sarà l’ultimo e più struggente legame dell’uomo con lo spazio non virtuale. La compilazione di queste carte presume infatti una diversità di luoghi fisici, effettivi scenari nel tempo del tema che li unisce: la parte di globo compresa tra questi luoghi rientrerà nella carta geografica perfettamente realistica. Quando l’ottava arte poi scomparirà, rinvenuti in mezzo a punte di grattaceli negli scavi di Singapore, i pochi esemplari di queste carte conquisteranno tutti presso l’archeologo del 3000 questa descrizione: homo Y, variazioni di Atlantide.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...