Preludio in mi minore

Largo: espressivo, tenuto sempre
abbiamo con dignità insieme
ogni anno al successivo
ballando in fine fino all’inizio.

E abbiamo con dignità insieme
volto in letizia la condanna del tempo
che per una tosse, una caduta
un freddo in più, un giorno
ci toglie alla casa e ci impone
le cure di chi ha un sangue diverso.

E ti dico, Sara, abiteremo per sempre
la casa memoria da cui nessuno
ci chiamerà fuori, nessuno
che ci definisca troppo in ritardo
o sterili per dare figli alla luce
da lasciare

– anche solo su un foglio
innumeri come le stelle del cielo,
come la rena che è sul lido del mare
largo: espressivo, tenuto sempre.

Interstellar

Quest’opera è un capolavoro. Questa. Questa è la colonna sonora di Interstellar. Questa è la cancellazione dello spazio tempo, l’eternità degli ultimi giorni prima della consegna. È Charlie Parker che nel Persecutore di Cortázar dice: questa musica l’ho suonata domani. Questa è la mia gratitudine per Zimmer che vivifica il film di Nolan, e per Nolan che ubica le astrazioni di Zimmer. Questi siamo noi, già polvere dietro gli scaffali a chiamare figli e nipoti per farci ritrovare. È amore, la quinta dimensione. Abbiamo già finito tutto, questa vita: la stiamo già rivivendo. Presi nei giri sempre da attrazioni maggiori verso il centro.

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Questo dito che indica la luna non mi convince fino in fondo. La sta indicando perché l’ha indicata un suo collega prima di lui. E poi, perché la indica dopo tutti questi anni che l’hanno scoperta? Finché non gli conveniva non l’ha fatto; anzi, per cinque anni ha scavato per lei gli stessi crateri che ora denuncia. Perché ora gli serve, certo, ma così è troppo facile. Lo fa per puro esibizionismo e per farsi allungare le falangi di qualche millimetro. Molte altre dita sì che l’hanno indicata davvero, curando bene le unghie e piegando le nocche nel modo, nell’ordine e al momento giusto, subito: quei casi sono da rispettare, anzi da prendere a esempio, ma questo, dai. La luna, dici? Che c’entra, quella ci sta solo precipitando addosso. Cadrà in Asia, farà tremare d’argento vivo le montagne.