All’inizio siamo compatti, ci conosciamo e facciamo insieme cose belle, facendo bella ogni cosa: in compagnia di amici o parenti più affini di altri, cadiamo nel presente al calore di un affetto in primo piano su tutto. Passano gli anni e, dopo tante altre felici cadute insieme, per mille motivi decenti e riassumibili in una sola parola – vita – ci disgreghiamo. Smettiamo di essere compatti e, uno a uno, ci stacchiamo come briciole dalla crosta: un giorno gli uni vedono cadere nel presente gli altri, restando però nella parte alta dell’ampolla di vetro e scoprendo di essere sempre stati sabbia, mentre i compagni di tanti anni passati insieme rimpiccioliscono nel vano oltre la strettoia. Il tempo così fa scendere, soli, uno alla volta nella clessidra, i grani dell’universo umano. Molti sognano di trovarsi accanto anche dall’altra parte. Qualcosa in loro alimenta una fiducia nel rimescolo del caso.