Viatico (a un’amica)

Per il viaggio che stai per fare, sai, non ti auguro niente: carta bianca devi essere; libera, pulita; farti scrivere dal paesaggio, dalle parole che scambierai con tua figlia – siano di circostanza o di importanza; imbarcare negli occhi l’oceano, guardare le stelle e ringraziare anche le nuvole, se dovrai stare per un giorno al di qua dei vetri, ma sempre in navigazione, altrove ogni istante; annotare tutti i pensieri o lasciare invece che albe e tramonti rimangano di nessuno, indietro, sulla scia che di continuo si alza in coda alla nave. Io starò qui, sul molo a darti il cambio, preso dal concreto dei giorni che esigono frutto. Viaggia, e viaggia impreparata come solo in viaggio puoi permetterti di essere: pronta alla calma e allo stupore. L’improvviso ti sia unica guida.

4 pensieri su “Viatico (a un’amica)

  1. Di tante scritture
    che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
    posso la tua assomigliare.
    Certo alla schiuma, alla marina schiuma
    che sull’onde biancheggia, a quella scia
    ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
    anche alle nubi, insensibili nubi
    che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
    e ad altre cose leggere e vaganti.
    così risuonano ora in me, grazie a te, parole di Saba

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  2. emanuela ronzitti ha detto:

    Farti scrivere dal paesaggio, imbarcare negli occhi l’oceano, l’improvviso ti sia unica guida, queste ma anche le altre tue parole, sono talmente colme di meravigliosi significati da riempire di commozione. E i versi con cui Laura risponde, se possibile, intensificano l’emozione. Grazie!

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