La sera è questo vaso pieno di tutte le cose fatte e pensate durante il giorno. Ogni mattina il vaso è vuoto e lentamente comincia a riempirsi di nuovo con la prima azione. Ancora, fino a sera. Chissà quando, la notte, una fata passa a ritirare la merce e vende il carico all’incanto della stanchezza. Chi offre dieci, chi cento, chi mille, per farsi bello dicendo ho fatto, ho pensato. Così, dall’altra parte del tempo che di fiato e carne rimpiange ogni attimo tangibile, e dove è impossibile fare, impossibile pensare, i più ricchi fingono di essere ancora vivi e veri.