«Non cambierà niente». Ci sono bugie dolcissime. Ma la verità è che siamo nati per rinascere tante volte. Passati al resto del tempo che ci stacca dall’infanzia, quante volte si può nascere in una sola vita? Un istinto, io credo, guida chi lo sa ascoltare tra le correnti del dopo, le sirene del resto che ci aspetta. Il resto in cui siamo già, se condivido questa lunga età adulta con voi. E si deve cercare una grandezza morale nella fedeltà a sé stessi, non come forma di tenacia inflessibile, ma come fiducia morbida di non perdersi al successivo cambiamento. Rimane immutato l’istinto e una memoria delle cose apprese nel tempo che era la nostra alba. Fiducia e fedeltà fanno la grandezza di un’anima che abbraccia la resa davanti ai misteri più grandi. Tutto diventa stagione in un ciclo che però non si ripete e vede in noi compiersi un anno senza fine, bellissimo per forza. Senza tema di cadere nella febbre della tenerezza finché respiriamo, né paura di rimpiangere gli antenati che andavano in giro con le mani macchiate di inchiostro. Depositari delle loro mutazioni sulla pagina, generosi ospiti della muta che lasciavano agli altri per andare incontro al dopo, un’altra nascita. Non cambierà niente. Abbracciamo i punti di non ritorno per non dimenticarli mai, scrivendoli sul nostro volto nel buio infastidito dai nuovi inizi. Nuovi inizi per sempre. Per tutte le vite.
Mese: gennaio 2023
Sara
Sei passata. Non hai più solitudine, non hai più occasioni perdute, né più estraneità al mondo. Passata, hai finito di aspettare, hai finito di ricordare, ma fino alla fine hai conosciuto altra vita che ti continua: fino alla fine hai giocato con mio figlio, bambino nuovo, tu, bambina sempre, tu sempre figlia. Fuori dal mistero che ognuno è per gli altri, ti sei data alla cura dei tuoi cari e alle lettere, ai chilometri in auto per insegnare, all’amicizia sui gradini di un teatro greco, al ristoro del mare di Capo d’Orlando, al ripasso di rime e novelle, tu, votata all’amaro amore ideale per l’amore che ora però, davvero infine, sei. Sereno Amore, Risorgi Adesso. Benedici I Suoi Adorati Nipoti, Tenerezza Infinita. La camera dove ti hanno portata sta in via Uditore, dietro la tua ultima residenza di donna autonoma, dove c’è l’istituto Verga. Quando sono tornato alla macchina dopo l’ultimo saluto, la strada era piena di bambini che uscivano da scuola dando la mano ai genitori. Anche tu ora gli dai la mano, lasciando nella nostra un’eredità di cose semplici e rare. Com’era parlare con te.