Una finestra su un fiume non sarà mai come una finestra sul mare: il canto dei grilli e la simbologia del tempo non basteranno, e neanche il vento che usa gli alberi per imitare il battito della riva. Una finestra su un fiume raccoglierà l’aria che scende a valle dalle guglie rocciose e porta odore di erba e fieno sotto le stelle, mormorio di un paesaggio che torna proprietà unica delle bestie, esempio della convivenza antica fra tutti gli esseri della terra. Una finestra sul mare vive di correnti che doppiano la speranza prima di toccare l’orecchio teso alle voci dei naufraghi, lamento incessante e respiro del cosmo che si rivolta nell’acqua salsa con una violenza che ai sogni degli asciutti distilla ninnananne. Una finestra su un fiume è una e una sola, su quel fiume. Una finestra sul mare misura invece da cardini diversi lo stesso sprofondo.