Potere

Torno da una vacanza dove ho staccato dalle notizie e dal chiacchiericcio del mondo, e mi sento potente. Oggi ancor più di ieri, il potere sta nell’informazione. Per questo, tornando da dieci giorni di sano isolamento mi sento potente: dispongo di notizie che ho solo io e più o meno corrispondono alla piccola routine creatasi in vacanza e alla bellezza dei luoghi e ai compagni con cui sono stato. Nessun altro al mondo ne è al corrente e questo, ormai, basta a rendere qualunque cosa di massimo valore. Il segreto come massimo valore, poi, ha molto a che fare con la scrittura, ripensando alla frase di Eugenio Montale sulla letteratura di Dino Buzzati: Esiste una verità, sebbene nascosta, e una vita, sebbene tradita dall’uomo, che merita d’esser vissuta. E sì, può anche essere capitato il peggior disastro globale di cui tutti parlano senza che tu ne sappia niente, ma in quei giorni di vacanza – oltre a diventare potente nel segreto – tu onori bene anche la responsabilità che sempre ciascuno ha davanti a se stesso, rispetto alla cura e alla salvaguardia personale, in fatto di equilibrio e respiro e tempo e solitudine e serenità. Così ti sentirai potente, uscire dal bosco ringraziando il sentiero a cui la mattina hai scelto di dare fiducia.

Estate feriale

Si avvicina ferragosto e insieme la fine dell’estate feriale. Chi andrà in vacanza solo ora, intorno ai falò che mimano sui lidi il fuoco celeste di san Lorenzo, vivrà la sua pausa dal lavoro come parentesi unica, cesura netta, limpida fra un momento e l’altro. Chi invece sta in panciolle già da un mese o anche più – dagli scolari tutti ai variamente disoccupati – sente l’avvicinarsi di metà agosto come un campanello d’allarme: finora si è potuto improvvisare, concedersi anche di perderlo il tempo ma, con settembre dietro l’angolo, non si può più scherzare. E si stringe la programmazione delle cose da fare prima di tornare fra i banchi o a caccia di un ingaggio. Godersi questi ultimi giorni di estate feriale è l’obiettivo segreto di questa categoria, vivere la vacanza vera che – accanto ai viaggi alle gite fuori porta ai bagni in mari diversi e alle visite per contrade nuove – per me è soprattutto l’occasione di vivere il tempo in modo diverso, slacciato dall’orologio e immune alla vergogna che gli irrequieti cercano sempre di appiccicarti per il semplice fatto che, a differenza loro, tu fermo ci sai stare, e con te stesso.