Grazie per l’amicizia

Nell’antichità tribale poteva piovere a seguito di una richiesta danzante, ed era cosa buona per estinguere la sete del terreno. Poi la pioggia si è fatta cosa negativa da associare al governo ladro, nella Firenze che tassava il sale pesandolo sempre nei giorni in cui era gravato d’acqua piovana. Oggi invece è il fisiologico risultato di uno sfogo del cielo che, periodicamente, non riesce più a trattenere nelle nuvole tutte le volte che qualcuno scrive sulla bacheca di un nuovo contatto “grazie per l’amicizia”. Rendetevene conto, smettetela e non pioverà più, mai più la domenica, lo giuro sui miei jeans.

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